Asino di Martina Franca

In Italia esiste una forte tradizione legata all’allevamento dell’asino, specialmente al sud. Nella zona dei Trulli è storicamente radicato nell’ambiente l’asino di Martina Franca la cui origine, secondo la tradizione popolare, si deve all’incrocio tra soggetti autoctoni con altri catalani.

Esso è un animale di tipo mesomorfo dotato di spiccata robustezza; la sua altezza al garrese è compresa tra 135 e 160 cm mentre il mantello è tipicamente baio scuro con sfumature che possono variare dal grigio al rosso a seconda della regione anatomica.

Le popolazioni di questi asini nel corso dei secoli scorsi sono state numericamente impoverite da una spinta politica di esportazione poiché erano ritenuti ottimi produttori di muli ma grazie all’impegno di alcuni allevatori fu istituita negli anni ’40 del secolo scorso l’Associazione degli Allevatori dell’Asino di Martina Franca e del Cavallo delle Murge, determinando così una fondamentale inversione di rotta.

Attualmente, esso viene allevato principalmente per la produzione di latte destinato soprattutto agli infanti, in caso di allergie o di carenze di quello materno poiché la composizione tra essi è molto simile; ma ultimamente sta trovando ampio utilizzo anche in cosmesi e inoltre, grazie al suo temperamento vivace ma docile, alcune strutture stanno implementando anche l’onoterapia.

Fonti:

  • Agraria.org