“Cerdo iberico”
Continuiamo a parlare di suini,
spostandoci in Spagna, patria del famosissimo Jamón
iberico.
Considerato un prosciutto di
altissima qualità, viene prodotto dalla trasformazione della carne del maialino
iberico. Questa antichissima razza, deriva dal sus scrofa mediterraneus
e come gli altri suini mediterranei è caratterizzata da una stazza inferiore
rispetto ai suini da allevamento, dal tipico colore nero e dalla scarsa
presenza di setole. Infatti, in Spagna viene chiamato anche “lampiño” cioè senza peli avvicinandosi, pertanto, alla
nostra “pelatella” casertana.
Le carni del suino iberico sono
ricche di grasso intramuscolare, quindi presentano infiltrazioni e venature e
hanno un colore rosso intenso, più simile a quello della carne bovina che a
quello della carne di maiale d’allevamento. Questo perché il cerdo iberico cammina libero nella Dehesa, ecosistema boschivo unico al mondo, suo
habitat naturale, dove riesce a sopravvivere anche senza l’intervento costante
dell’uomo grazia alla sua rusticità.
La trasformazione in prosciutto e
la stagionatura vanno ad enfatizzare al massimo la marezzatura, da cui deriva
il sapore aromatico e deciso di queste carni.
Esistono più “linee” di Jamón Iberico, diversificate essenzialmente in base al tipo
di alimentazione dei suini e alla genetica. Ad esempio, per
ottenere il pregiatissimo e costoso Jamón Pata Negra di Bellota si allevano suini 100% iberici,
alimentati a ghianda allo stato brado, ma vengono allevati anche suini iberici
incrociati con altre razze e alimentati con cereali allo stato brado o
semibrado, da cui si ottengono Jamón meno pregiati e
meno costosi.
La carne del suino iberico alimentato
a ghianda viene consumata non solo trasformata, ma anche fresca. Il taglio più
apprezzato per la sua tenerezza e sapidità è la presa iberica, ovvero un taglio
proveniente dal collo del maiale.
La Spagna ha saputo valorizzare la
sua razza autoctona nel corso degli anni, permettendo a tutti di consumare lo Jamón iberico, emblema dei taglieri gourmet e delle case
spagnole.