Tonno rosso
Il tonno rosso (Thunnus thynnus) o tonno pinna blu, è la specie di tonno più diffusa nel Mar Mediterraneo. Oltre al Mediterraneo, popola le acque dell’Oceano Atlantico e quelle del Mar Nero meridionale. Il tonno pinna blu compie, infatti, lunghe migrazioni spostandosi dalla zona di nascita intorno ai tre anni per raggiungere acque temperate, al fine di garantire la riproduzione. La temperatura minima dell’acqua tollerata è di 10°C. Il re del Mediterraneo è un pesce pelagico predatore dalle dimensioni notevoli: può superare i 3 metri di lunghezza e i 600 kg di peso. L’alimentazione è costituita da calamari, crostacei e sardine.
Le carni del tonno rosso sono ricche in proteine ad alto valore biologico, in acidi grassi essenziali come l’omega 3 e in vitamine. Il valore commerciale della carne di tonno è elevatissimo, essendo una materia prima prelibata e molto ricercata.
La pesca si concentra in Europa, infatti Spagna, Francia e Italia, in ordine, sono i maggiori produttori di tonno rosso al mondo. Il principale mercato di destinazione del tonno, invece, è il Giappone. Il crescente successo globale negli anni del sushi e quindi l’aumento della domanda di carne di tonno fresco, ha fatto sì che, ad oggi, nel mar Mediterraneo siano ampiamente diffusi allevamenti da ingrasso del pinna blu. I metodi di pesca più diffusi a livello globale sono il sistema di pesca delle reti a circuizione, la tonnara fissa e il sistema di pesca a palangari.
A tutela di questa specie, che ha subito un forte decremento in termini di esemplari, l’International Commission for the Conservation of the Atlantic Tunas ha istituito il TAC (Totale Ammissibile di Cattura) che rappresenta il valore soglia che, una volta raggiunto, determina il blocco della pesca.