LA PRODUZIONE BIOLOGICA

La produzione biologica è un sistema globale di gestione dell’azienda agricola e della produzione alimentare basato sull’interazione tra le migliori tecniche in materia di ambiente, biodiversità, salvaguardia delle risorse naturali e applicazione di norme in materia di benessere degli animali.

I principi su cui si basa il sistema di allevamento biologico sono:

· la riduzione degli input energetici nel sistema;

· le rotazioni lunghe con l'uso di legumi;

· la protezione della biodiversità;

· l’applicazione dell’OGM-FREE alle sementi e ai prodotti animali;

· il divieto d’utilizzo di input chimici per la protezione;

· la fertilizzazione delle piante;

· l’uso di prodotti naturali per il trattamento di animali.

Il rispetto di norme rigorose in materia di salute, ambiente e benessere degli animali, nell’ambito del biologico, è strettamente legato all’elevata qualità dei suoi prodotti. Nella comunicazione della Commissione del 28 maggio 2009 si sottolinea che la produzione biologica rientra tra i regimi di qualità dei prodotti agricoli dell’Unione Europea, insieme alle indicazioni geografiche e alle specialità tradizionali garantite, in conformità del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento Europeo e del Consiglio.

In questo senso, la produzione biologica persegue gli stessi obiettivi della Politica Agricola Comune (PAC), che sono parte integrante di tutti i regimi di qualità dell’Unione applicabili ai prodotti agricoli. 

Nello specifico, gli obiettivi della politica in materia di produzione biologica sono integrati negli obiettivi della PAC, facendo sì che gli agricoltori che si conformano alle norme del biologico ricevano un giusto premio.

La crescente domanda dei consumatori riguardo ai prodotti biologici crea, inoltre, condizioni favorevoli all’ulteriore sviluppo ed espansione del mercato di tali prodotti e, dunque, all’aumento del reddito degli agricoltori operanti nell’ambito della produzione biologica.

L’agricoltura biologica dovrebbe quindi fare affidamento sulle risorse rinnovabili nell’ambito di sistemi agricoli organizzati a livello locale, al fine di limitare al minimo l’uso di risorse non rinnovabili, inoltre, dovrebbe contribuire a mantenere e a potenziare la fertilità del suolo.

Gli animali dovrebbero essere alimentati con mangimi ottenuti conformemente alle norme di produzione biologica, le materie prime devono provenire preferibilmente, ma non necessariamente, dall’azienda dell’agricoltore stesso ma anche da produttori vicini, tenendo in considerazione i bisogni fisiologici degli animali.

Foraggio grossolano e foraggio fresco essiccato devono essere la maggior parte della razione alimentare dei capi, tuttavia, l’alimentazione può e deve essere integrata con mangimi semplici e composti certificati biologici, che vengono prodotti e conservati a norma di legge per garantire agli animali un’alimentazione corretta e genuina.

Da non sottovalutare sono le linee guida per quanto riguarda l’acqua, infatti, gli animali devono potervi accedere in totale libertà, e l’acqua deve essere adeguata per qualità e quantità.

Negli allevamenti biologici l’alimentazione del bestiame gioca un ruolo cruciale.

Il risultato? Prodotti ecocompatibili, buoni e naturali, che sono al tempo stesso sani e sicuri.

 

Etichette e loghi dei diversi organismi di certificazione e associazioni

 

Articolo di Maria Eleonora Pelosi