KEFIR
Il Kefir è un latte fermentato originario
del Caucaso. La ricetta della sua preparazione è antichissima e si narra che fu
donata agli abitanti locali da Maometto.
Viene prodotto a partire dal latte
fresco di ruminanti (soprattutto vacca, capra e pecora) inoculato con i kefirian o granuli di kefir, che permettono
la tipica fermentazione acido-alcolica. I kefirian
sono delle strutture polisaccaridiche che ricordano la parte aerea dei
cavolfiori per forma e colore. Al loro interno convivono in simbiosi batteri
lattici, batteri acetici e lieviti. Tra le specie batteriche
predominanti nei kefirian troviamo, tra gli altri,
Lactobacillus kefiranofaciens, Lacticaseibacillus paracasei
e Lactiplantibacillus plantarum,
mentre tra quelle di lieviti abbiamo, ad esempio, Saccharomyces
cerevisiae e Candida kefyr.
Il kefir può essere prodotto in
casa o può essere oggetto di produzione industriale, quest’ultima molto
accresciutasi negli ultimi anni grazie ai nuovi trend
alimentari.
Per la produzione casalinga il
primo step riguarda il nutrimento dei kefirian,
che dovranno essere sommersi dal latte, al fine di mantenerli attivi e
vitali. È inoltre necessario assicurare un costante cambio di matrice per
i granuli e quindi un ricambio di latte. La fermentazione avviene a temperatura
ambiente per circa 18-24 h. A questo punto, la massa dei grani aumenterà del
5-7% e la matrice si trasformerà grazie alla fermentazione. Ad esempio, il
lattosio verrà trasformato in acido-lattico, gli zuccheri in alcol e CO2 e
verranno prodotti altri metaboliti secondari.
Per la produzione industriale, il
latte può essere inoculato con uno starter sul modello dello
yogurt, oppure può essere avviata la fermentazione con i kefirian.
Ovviamente per la produzione industriale, la fermentazione avviene nei tank di
produzione prestando attenzione a temperatura e pH.
Il kefir ha un sapore più deciso
rispetto allo yogurt, essendo acidulo e frizzantino. Presenta, inoltre, una
bassa percentuale alcolica (0.8-2%) dovuta proprio al particolare tipo di
fermentazione.
La composizione e le proprietà
finali del kefir sono strettamente influenzate dal tipo di latte utilizzato
come matrice. In ogni caso i benefici che apporta questa bevanda, studiati e
riconosciuti da diverse ricerche scientifiche, giustificano il suo boom sul
mercato occidentale.
Il kefir è ricco in fermenti lattici,
minerali (calcio, fosforo, magnesio, ecc.), amminoacidi come il triptofano,
di vitamine del gruppo B (tra cui l’acido folico) e K. Ha un effetto
benefico sulla salute dell’apparato digerente, ha un potenziale antimicrobico,
antidiabetico, anti-cancerogeno ipocolesterolemico,
anti-ossidativo e anti-infiammatorio, di conseguenza rafforza il sistema
immunitario ed è consigliato anche per le donne in gravidanza oltre che per gli
anziani e gli sportivi.
Il kefir può essere anche “vegan”
quando viene prodotto utilizzando come matrice l’acqua, il latte vegetale o il
tè, ma quello preparato partendo dal latte ha senza dubbio un maggiore apporto
benefico in quanto il latte presenta una composizione chimica che comprende
tutte le macromolecole che l’uomo necessita, oltre a minerali, vitamine e altri
microelementi.
Fonte: Ruminantia