Salmone
Il salmone è tra i pesci più consumati
al mondo.
Si tratta di un pesce osseo,
carnivoro e anadromo, ovvero che nasce e vive la prima parte della vita
in acqua dolce per poi spostarsi in mare dove matura sessualmente. A questo
punto, ritorna nelle acque dolci dove avviene la deposizione e la fecondazione
delle uova.
Salmo salar, o salmone atlantico, è particolarmente richiesto dai
consumatori di tutto il mondo. È l’unica specie presente nell’Oceano Atlantico
naturalmente, mentre è stato introdotto dall’uomo anche in Sud America e in
Australia.
L’aumento della domanda di
salmone, dagli anni ’80 in poi, ha generato un incremento dell’acquacoltura
di questo pesce. Per acquacoltura si intende l’allevamento delle specie ittiche
che può essere estensiva, intensiva o iperintensiva
(sistemi RAS). Essendo un pesce che vive
sia in acqua dolce che salata, le tecniche di allevamento del salmone devono
garantire il giusto ambiente per le sue varie fasi di sviluppo. Generalmente,
nella prima fase di vita i salmoni vengono allevati in vasche o serbatoi di
acqua dolce sulla terraferma per poi essere spostati in gabbie galleggianti in
mare per assicurarne la crescita. L’alimentazione, come in ogni altro tipo di
allevamento, è controllata e formulata in base ai fabbisogni della specie nelle
varie fasi di sviluppo.
Il primo paese al mondo per
produzione ed esportazione di salmone è la Norvegia, ma altre potenze del
settore sono Canada, Cile, Irlanda e Scozia.
Il salmone può essere consumato
fresco o affumicato. L’affumicatura, tecnica di conservazione tra le più
antiche che si conoscano, nel caso del salmone può avvenire a freddo o a caldo.
Nel caso dell’affumicatura a freddo, il salmone viene affumicato per circa 12
ore con temperature non superiori ai 20°C, mentre per quella a caldo la
temperatura è di 120°C per i primi 20 minuti, e di 80°C per altre tre ore.
L’affumicatura influisce sul gusto, sul colore, sulla consistenza e sulla
stabilità microbiologica del prodotto finito.
Negli ultimi anni, oltre il
salmone atlantico, sta avendo particolare successo il salmone selvaggio
dell’Alaska. Con questa denominazione vengono raggruppate cinque specie di
salmone selvaggio oggetto di pesca commerciale, che popolano naturalmente le
acque dell’Alaska. Le cinque specie in questione sono: Salmone Reale, Salmone
Rosso, Salmone Rosa, Salmone Argentato e Salmone Keta.
I nomi scientifici di queste razze sono in lingua autoctona dell’Alaska.
Il successo del salmone è dovuto
sicuramente alla sua versatilità in cucina, ma soprattutto alla
sue caratteristiche organolettiche. È infatti un alimento ricco in
amminoacidi essenziali, grassi “buoni” come l’omega-3, vitamine e
minerali.