SOA: SOTTOPRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE

Per SOA (Sottoprodotti di origine animale) sono intesi, ai sensi del Reg. CE 1069/2009, i materiali di derivazione animale non destinati al consumo umano tra cui corpi interi, parti di corpi, prodotti di origine animale (uova, latte, carne, pesci), ma anche ovuli, embrioni e sperma.

I SOA vengono suddivisi in categorie specifiche che riflettono il loro livello di rischio, per la salute sia umana che animale e determinano il loro eventuale impiego o smaltimento.

Schematicamente, di seguito le categorie dei SOA:

  • CAT. 1: destinati esclusivamente alla termodistruzione, ad esempio carcasse di pets, carcasse di animali da zoo, carcasse di animali da reddito morti in stalla;
  • CAT. 2: destinati o a distruzione, o a trasformati in fertilizzanti, o per il biogas. Sono rappresentati principalmente da stallatico, contenuto del tubo digerente, carcasse di specie aviarie;
  • CAT 3: sottoprodotti derivanti da animali idonei al consumo umano, ma ad esso non destinati per motivi commerciali, problemi di lavorazione o, ancora, difetti di imballaggio. Tra questi annoveriamo, ad esempio, pelle, grasso e ossa. In questo caso, i sottoprodotti possono essere impiegati per la formulazione di mangimi per pets, fertilizzanti,  o per la trasformazione in prodotti tecnici (pelli conciate, corde, strumenti musicali, biogas e compostaggio).

Il trasporto dei SOA deve avvenire esclusivamente con mezzi autorizzati, a tenuta stagna, costantemente disinfettati e recanti una targa riportante la categoria di rischio.

Uno dei punti focali per la salute è la corretta lavorazione dei SOA, al fine di azzerare il rischio di diffusione di malattie. Basti pensare alla comparsa delle BSE (Encefalopatia Spongiforme Bovina), avvenuta in seguito ad una errata trasformazione dei SOA in mangime destinato a bovini.

I SOA risultano essere molto vantaggiosi, poiché presentato elevato valore nutrizionale e, attualmente, rivestono un ruolo importante nell’ottica dell’economia circolare. Basti pensare alla produzione di biocarburanti, cosmetici, mangimi e fertilizzanti. In UE vengono prodotti, ogni anno, circa 20 milioni di tonnellate di SOA provenienti maggiormente dagli scarti della macellazione, dagli animali deceduti e dai sottoprodotti delle industrie alimentari.

Fonti: Reg. CE 1069/2009

           EFSA

Articolo di: Mario Tartaglia