Seaweed
Le alghe, in inglese “seaweed”, rivestono un ruolo fondamentale per l’ecosistema espletando alcune funzioni di vitale importanza come ad esempio fornire ossigeno e cibo agli organismi acquatici; inoltre esse si prestano benissimo a numerose attività antropiche interessando quindi diversi settori industriali, dalla cosmesi al biocarburante, dai mangimi agli additivi alimentari e altro ancora.
Attualmente la “seaweed industry” conta un volume di produzione di circa 34 milioni di tonnellate/anno di alghe di cui 221 specie di interesse commerciale e tra queste oltre l’80% è destinato al consumo diretto o alla produzione di additivi alimentari. Le alghe infatti vantano un ottimo profilo nutrizionale, avendo un bassissimo contenuto lipidico e un ottimo apporto di vitamine.
I principali paesi produttori sono la Cina, la Korea del Sud e le Filippine dove le alghe sono da sempre presenti nella cultura culinaria. L’Europa in generale e l’Italia soprattutto non sono da considerarsi “consumatori assidui” eppure il nostro Paese è il terzo produttore occidentale, soprattutto di Spirulina.
Essa è un’alga blu, dalla forma filamentosa, che grazie al suo ottimo contenuto proteico (60/70 % su peso secco) e basso apporto lipidico è entrata di diritto nelle formulazioni di prodotti alimentari considerati “healthy”; è ricca inoltre in vitamine, sali minerali, acidi grassi essenziali tra cui quello linolenico; agisce positivamente anche su numerosi disturbi metabolici, neurodegenerativi, circolatori e contrasta le malattie autoimmuni e i processi infiammatori che ne derivano.
Tutte queste caratteristiche fanno sì che rientri di diritto nella categoria dei “super food”.
Fonti:
- FoodHub
- Molecules, 2022
https://doi.org/10.3390/molecules27175584