ALIMENTAZIONE DEL VITELLO BUFALINO: SVEZZAMENTO

Il vitello bufalino, dalla nascita al periodo dello svezzamento, è un “monogastrico funzionale” ovvero possiede un abomaso (stomaco ghiandolare)  molto più sviluppato rispetto ai prestomaci (70% di tutto l’apparato digerente). Questa situazione è fisiologica e funzionale per il vitello stesso in quanto i prestomaci, dalla fase colostrale a quella di svezzamento, non vengono utilizzati. Infatti in questo periodo il latte giunge direttamente in abomaso grazie alla chiusura della doccia esofagea.

Lo svezzamento è una fase cruciale nella gestione della rimonta. Nel vitello bufalino lo sviluppo completo degli stomaci è tardivo rispetto al vitello bovino e si concretizza verso i 6 mesi di vita. Per garantire una buona inversione dei rapporti volumetrici dell’apparato digerente è fondamentale fornire al vitello alimenti solidi al fine di garantire il corretto accrescimento di rumine e reticolo, i quali crescono con un ritmo quattro volte superiore rispetto ad omaso e abomaso che, invece, crescono di pari passo al resto del corpo.

Dopo la fase colostrale e quella lattea, quindi, gli alimenti solidi da fornire al vitello per lo svezzamento sono fieno e mangimi starter. Il primo stimola il funzionamento meccanico del rumine e ne garantisce lo sviluppo volumetrico, mentre i concentrati stimolano l’accrescimento delle papille ruminali.

L’età allo svezzamento non è standard in quanto sono variabili diversi fattori in vitellaia quali la manodopera, le tecniche di gestione impiegate, le strutture, la crescita dei vitelli stessi e la loro capacità di ingestione di sostanza secca. Nelle vitellaie bufaline, pertanto, si consiglia di effettuare lo svezzamento non prima dei 3 mesi o, meglio ancora, al raggiungimento di 85 kg di peso.

Per preparare il vitello allo svezzamento si deve necessariamente passare per la fase di restrizione che consiste nella riduzione graduale prima della concentrazione di latte e poi dei quantitativi somministrati, al fine di invogliare il vitello ad assumere alimenti solidi. Questi ultimi devono essere di qualità, devono essere monitorati costantemente e cambiati ogni giorno.

Infine bisogna ricordare che, generalmente, il vitello passa da una stabulazione singola in gabbiette con aperture per garantire il contatto visivo e tattile con i vitelli vicini, a box di gruppo pertanto è funzionale alla corretta crescita dei vitelli una osservazione costante dei soggetti per evitare stimoli stressanti.